domenica 25 aprile 2010

Che tempo che fa



Buon 25 Aprile! L'anno scorso sono andata in collina e ho preso una mega insolazione, la sera avevo la faccia rossa come il culo di un bambino. Oggi, in Russia, ha appena finito di grandinare. La settimana prossima andiamo a San Peter, dove farà ancora molto molto più freddo! Ma saro' taaaaaaaanto felice, e non vedo l'ora di vedere la Neva!

martedì 20 aprile 2010

Бедная Россия


Oggi abbiamo sfidato la sorte e siamo andate a lezione, non abbiamo notato niente di strano, nessuno festeggiatore del compleanno del "nonno", solo c'era meno gente in giro.
Molti dei nostri compagni di corso non sono venuti, ma non eravamo sole. In ogni caso l'insegnante non aveva voglia di lavorare, così ci ha raccontato tutta la storia della Russia partendo dal giogo dei Tatari fino a Putin. Tra le varie lamentele, ci ha parlato della situazione nelle campagne.
Già in città la povertà della gente è evidente, ma in campagna guadagnano almeno la metà, e vivono i situazioni distastrose. Due domeniche fa siamo andati a visitare un monastero a due ore di macchina da Mosca, non abbiamo visto la cittadina ma già la calca di babushki fuori dalla chiesa che chiedeva l'elemosina e una famigliola che cantava inni religiosi col cappello per terra mi è bastata e avazata. A questo punto mi chiedo come fa la gente che va in India e simili con la curiosità del turista bello come il sole a non sentirsi un misero stronzo, perché nella povertà non c'è niente di caratteristico, di lontano, niente che valga la pena fare vedere agli amici in salotto il sabato sera.
Tornando ai racconti della prof, ci ha parlato di questo caso in Siberia, dove una bimba di cinque anni è stata sottratta alla custodia dei genitori perchè la facevano vivere come un animaletto, nel vero senso del termine: non era in grado di comprendere il linguaggio umano, non camminava su due piedi, ma a gattoni, perchè aveva sempre vissuto in casa con degli animali. I genitori, a quel che ho capito, erano disoccupati, depressi e alcolizzati. Adesso l'hanno affidata alle cure di psicologi, ma la riabilitazione sarà molto dura. Al di là di questi casi limite, la realtà delle campagne non è tanto diversa, e con l'apertura delle frontiere la gente ha cominciato a sentirsi più libera, perchè sotto il regime la povertà era la stessa, forse un po' meno, ma avevano paura dei controlli. Adesso è più facile lasciarsi andare, ed ecco spiegato perchè l'alcolismo è ancora un problema così grave.

Se cliccate sul titolo del post vi si apre il collegamento you tube al servizio della notizia.

lunedì 19 aprile 2010

Mosca by Night II


Oltre alle librerie-caffè, trovata rubata al nostro sindaco Matteo Renzi, c’è un locale che è sia un pub, sia discoteca, sia circolino con tanto di biliardino, sia ristorante. Questo posto meraviglioso si chiama Gogol’. Saranno tre locali in uno, quando passi da una stanza all’altra cambiano i contesti ma non l’atmosfera – tanto rara qui- di locale senza pretese. Non è un posto dove cercare “i veri russi” perché è in pieno centro e ci sono molti turisti, ma non è detto che sia un male. Di solito il sabato e il venerdì ci fanno i concerti e devi pagare per entrare, noi pero’ ci siamo andati verso le undici ed era già tutti finito. C’era la discoteca, che tra qualche cagata russa e qualche pezzo hip hop mi ha deliziato con alcune chicche degli anni 80 che mi hanno fatto spegnere il cervello e attivare la voglia di ballare.

Anche in questo contesto, non siamo in Europa. Perché ci sono delle strafiche che ballano con dei vecchi finocchi? Perché sembrano tutti Mastro Lindo o Mr. Bean? Per sbaglio ho pestato la scarpa di un tizio pelato, in canottiera, coi jeans a vita alta (uno di quelli che tiene in portafogli nella tasca posteriore dei pantaloni per aumentare il volume del culo) che mi ha guardato quasi come dire “ce l’hai con me?” Спокойныи друг... Il bello pero' è stato quando, mentre ballavo insieme a una mia amica, è subentrato un tizio che fin da quando eravamo al tavolo faceva il gallo. Non ha potuto neanche dar mostra delle sue abilità che è arrivato un altro, non si è capito se rivale o amante, che ha cercato di baciarlo. Allora questo fa: “Опять тебя!” (=ancora tu!), e SBAM! Gli ha mollato un pugno in faccia e poi ha tentato un piuttosto isterico calcio rotante. In tutto cio’ noi ce la siamo filata, mentre altri ballerini si avvicinavano sperando di partecipare. Si sono sbeffeggiati e menati per qualche minuto, poi è arrivato il bodyguard, che ha buttato fuori il Nostro.

Decidiamo di cambiare locale, e all’entrata della nostra prossima destinazione troviamo un perdente che litiga con una ragazza trattenuta da una sua amica. Tutto si conclude con lei che alza il dito medio. Tiè!
Il posto è talmente affollato che sento il puzzino di tutti i miei vicini e dei vicini dei vicini. Ci sono delle tredicenni che ballano sul bancone, una ragazza che è stata in posizione da Pensatore sulle scale per mezz’ora, un Bip Bip Ballerina che cerca di guadagnare spazio e esegue la Mossa dell’Asino per noi. Poi veniamo spazzate via da un’onda anomala di gente provocata da un altro bodyguard che tiene un gggiovane sgambettante per le ascelle.

Insomma, qua la vodka picchia duro.
Che posso dire? Fate l’amore non fate la guerra.

domenica 11 aprile 2010

Innamorarsi in cucina

Prima di arrivare qua ero piena di pregiudizi: non è vero che in Russia si mangia male. Certo, se ci si aspetta di mangiare “mediterraneo” si parte subito col piede sbagliato. Si deve per prima cosa rinunciare all’olio e al piccante, un mio grandissimo amore, e alla pasta, ça va sans dire. Ma ho trovato la maniera per ingrassare pure qua! Ho fatto il solito ragionamento dell’italiano che sta per partire abroad (o per meglio dire, за границей), ho pensato: “negli altri paesi si mangia di merda, non avrò motivi per ingozzarmi, ergo diventero’ uno stecchino!” Niente di più sbagliato. Ci sono un sacco di schifezzine traditrici, e il fatto che le russe siano dei fuscelli dipende solo dalla loro costituzione (e dal fatto che non mangiano fino ai 24-25 anni, poi trovano marito e non hanno più remore a diventare barilotti).





L’antipasto consiste in una misera insalata con i maledetti cetrioli (огурца). Dopo si passa alla zuppa, sia il borsch (борщ), zuppa di rape rosse, che peraltro è un piatto che si spaccia per tipico russo, ma in realtà è stato rubato a non so quale sfigato popolo slavo, forse quello polacco – che ha sempre tutte le sfighe del mondo, si sa – sia lo sci (щи), minestra di cavoli. Si può anche ordinare zuppa di pollo o funghi… basta che non ci si aspetti di trovarci dentro del pollo o dei funghi. Per secondo anche loro hanno la ciccia, è questa è sempre una sicurezza, perché è bona assai (a meno che non si vada alla mensa o in un posto a buon mercato, perché là ha un sapore e una consistenza strana, e si tratta quasi sempre di carne di ceceno). Ovviamente hanno anche il pesce, e credo che sia molto buono, ma a me non piace e non so darvi nessuna indicazione, se non che il tonno in scatola, l’unica cosa che mangio perché non sa di pesce, qua sa troppo di pesce. Il pasto si rovina col contorno: crauti, cipolla cruda (ma quella si trova in tutte le pietanze, meno che il dolce), aglio, salsine sconosciute… e qualche verdura che fa da condimento a questi ingredienti. Le dolenti note arrivano col dolce. Ci sono i blinì (блины), che sono crépes con la smetana (сметана), una salsa godevolissima, conditi con burro fuuuuuso. Poi hanno un formaggio meraviglioso, dolce tipo ricotta, chiamato tvorog (творог, pron. ftaròg) che hanno avuto la malaugurata idea di mettere in soffici panini pieni di felicità, e che lo rendono il cibo degli dei.

ERRATA CORRIGE: Mi dicono dalla regia che il borsch è un piatto ucraino.

venerdì 9 aprile 2010

Umorismo russo


Abbiamo un nuovo amico russo! Purtroppo anche lui studia italiano, e mai che ci scappi di parlare russo! Ma ho decretato che non è una lingua adatta alla conversazione. No, non è vero, sto cercando di trovare delle scuse barbine.
Questo ragazzo si impegna molto nel farci da guida, da mamma apprensiva, da facchino. E' come avere un fidanzato in quattro. Ci accompagna ovunque noi vogliamo, ci porta nel caffè e a passeggiare.
Come un vero libro di testo russo, dopo gli esercizi e le curiosità ci racconta anche le barzellette. Eccone due... vi avverto che fanno gelare il sangue.
***

"Perchè i miliziani si muovono sempre in tre?
Uno legge, uno scrive, e il terzo controlla i due intellettuali"
***

Per questa si tenga presente la doppia faccia della Russia, divisa tra comunisti mangiabambini e donne infagottate e timorate di Dio.

(A Pasqua ci si saluta dicendo "Cristo è risorto!" e rispondendo "davvero è risorto!")
"Un politico comunista passeggia per strada il giorno di Pasqua e incontra un passante che gli fa "Cristo è risorto!"e lui non risponde.
Incontra un secondo passante e si ripete la stessa scena.
Incontra un terzo, e all'ennesimo "Cristo è risorto" risponde: "Grazie, mi hanno già divulgato"

Mosca by Night


Allora, non è il caso di lamentarsi sempre. Mosca è una città che può dare molto anche a chi ha gusti difficili. Bisogna solo saper cercare. Se non si conosce la politica (vocabolo abbastanza inadatto ai soggetti) dei buttafuori dei locali sì può rimanere molto delusi dai molteplici rifiuti all’ingresso. Non è solo per l’abbigliamento, magari il locale è pieno, e bisogna tener conto che i moscoviti veri escono più tardi di noi (non si capisce perché né come facciano a muoversi senza metro, visto che chiude all’una, si vede che è vero che gli piace camminare!) e hanno la previdente quanto a noi sconosciuta abitudine di prenotare i tavoli.


Sabato scorso abbiamo tentato senza successo di andare al Crisis, a Kitaji Gorod. Fortunatamente abbiamo incontrato una coppia molto disponibile che si è offerta di accompagnarci in un locale “face friendly” (cito dalla malfidata Lonely Planet). Questo termine designa i locali un po’ più aperti a chi viene da fuori, non ha la faccia slavata e non porta i tacchi. E non parla il nostro russo maccheronico, eh eh. Questi due ci hanno accompagnato per una distanza di (quello che è sembrato a me!) un chilometro, si sono assicurati che avessimo preso il posto e poi sono tornati al locale dove ci avevano scacciato! Devo dire che tutta questa gentilezza gratuita è un po’ spiazzante, visto che non sembravano neanche ubriachi. Evinco quindi che i russi si dividono in due gruppi senza mezze misure: quelli che ti sputano in faccia e quelli che farebbero di tutto per te, con canino amore incondizionato. Ci siamo così trovate al Bilingua, un posto molto carino, con musica dal vivo, prezzi bassi e gente amichevole. Il concerto poi è stato veramente divertente dato che si sono succeduti: un finto e scarso gruppo col cantante che credeva di essere Bono Vox, una finta e scarsa cantante che credeva di essere Tori Amos, un finto e scarso cantante che credeva di essere Bob Dylan, con tanto di occhiali da sole e fazzolettino al collo. Rock.


Bisogna pero’ fara molta attenzione nel rapportarsi con questi individui gentili, perché spesso, invece che servirti e riverirti e poi togliersi dalle proverbiali palle, ti si attaccano per tutta la serata finchè tu non esaurisci la voglia di vivere… o cerchi di sopprimerli. Qualche sera fa abbiamo incontrato una ragazza mentre stavamo per prendere la metro e rincasare. Ci ha implorato dieci minuti di prendere una birra con lei! Oppure abbiamo conosciuto un ragazzo che parla italiano, che voleva vederci tutti i giorni, invitandoci sempre a passeggiare e andare nel caffè. Tutto cio’ ci pare strano, sarà la barriera culturale che incombe su di noi, ma la reazione naturale è quella di fuggire al grido di “meglio la morteeeeeee”!